Specialisti dell'ORTODONZIA a firenze

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trattamenti di ORTODONZIA

L’ortodonzia non ha solo finalità estetiche, ma il suo ruolo principale e primario è quello di ripristinare una giusta funzione dell’apparato stomatognatico.

Si occupa, oltre che dell’allineamento dei denti, anche e soprattutto dello sviluppo e del ripristino del corretto rapporto osseo tra i mascellari e le arcate dentarie, necessario per una corretta funzione masticatoria, fonatoria e estetica;

Il consiglio è quello di prendere in considerazione un primo controllo con l’ortodontista sin da piccoli. Un bambino attorno ai cinque o sei anni è nell'età giusta in cui si possono intercettare eventuali patologie ed intervenire con la terapia intercettiva ortodontica più appropriata.

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ORTODONZIA NEL BAMBINO

La Dott.ssa Baldi, dentista a Firenze, sviluppa i trattamenti ortodontici infantili in 2 fasi:

  • Ortodonzia intercettiva

    Ortodonzia Intercettiva: Con essa si indica l’insieme di interventi di prevenzione o correzione di malocclusioni e disarmonie orali nei bambini, che vengono messi in atto per evitarne un possibile aggravamento legato alla crescita e semplificare l’eventuale trattamento successivo, qualora necessario. 


    Si tratta, quindi, di “intercettare” in tempo utile eventuali problematiche -che nella maggior parte dei casi sono di natura scheletrica-, e parafunzioni che interessano non solo la dentizione, ma anche la deglutizione, la funzione respiratoria, la fonetica e la postura e che possono avere cause naturali o comportamentali (per esempio, l’uso prolungato del ciuccio). 


    Questa fase è volta a predisporre il corretto rapporto tra le arcate, a creare gli spazi necessari all’eruzione dentale e ad un loro successivo allineamento qualora ce ne fosse bisogno e ad eliminare quelle interferenze muscolari che possono portare il paziente ad una recidiva. Perché la terapia intercettiva sia efficace, il bambino deve essere preso in carico con tempistiche precise, e in ogni caso prima della fine dello sviluppo (entro i 12 anni). In particolare, la dottoressa Serena Baldi consiglia di effettuare una prima visita tra i 4 e i 5 anni. La terapia vera e propria, qualora necessaria, viene intrapresa normalmente tra i 6 e gli 8 anni, quando le ossa del palato sono ancora in formazione e la dentizione è mista (ovvero presenta ancora alcuni denti da latte insieme ad altri definitivi). 


    La terapia intercettiva viene impiegata nella maggioranza dei casi per risolvere: 


    • Scorretto combaciamento tra l’arcata dentale superiore e quella inferiore: rientrano in questa categoria il morso inverso o crociato, il morso aperto, morso coperto, progenismo mandibolare; le cause, come già accennato, possono essere genetiche o comportamentali, per esempio per l’uso del ciuccio, l’abitudine a succhiare il dito o l’interposizione del labbro inferiore;
    • Errato allineamento dei denti, per esempio l’affollamento dentale: situazione in cui i denti si accavallano per il poco spazio;
    • Perdita precoce di denti da latte o eruzione tardiva di quelli permanenti;
    • Dimensione dei denti non proporzionata alle strutture adiacenti.

    Queste problematiche vengono normalmente trattate tramite apparecchi ortodontici (come gli espansori palatali, apparecchi rimovibili ,attivatori mio-funzionali ) e esercizi specifici di rieducazione, se necessario.


    Infatti per le correlazioni esistenti tra sviluppo delle ossa mascellari, allineamento dentale, funzione della muscolatura periorale e della lingua e postura, l’ortodontista in questa fase può intervenire in stretta collaborazione con il logopedista e l’osteopata.       

  • Trattamento ortodontico

    La seconda fase, invece, Il trattamento ortodontico vero e proprio, ha generalmente inizio durante il completamento della permuta dentale  e a crescita quasi ultimata, per finalizzare la terapia intercettiva, assicurando che ogni dente definitivo sia ben allineato e correttamente intercuspidato con il suo antagonista, in modo da ottenere un’occlusione stabile e funzionale nel tempo.  Questa fase può essere trattata con apparecchi ortodontici fissi di ultima generazione che consentono di effettuare terapie estremamente veloci e confortevoli.  Questi sono composti da brackets (piastrine) metalliche o bianche, autoleganti, che vengono posizionate su ogni dente e collegate da un arco che agisce con forza controllata e graduale sulla dentizione, riallineandola. 


    Questo iter rappresenta sicuramente a livello temporale l’ideale per intraprendere una terapia ortodontica il più completa possibile. Ciò non toglie che in qualsiasi momento della vita, anche in età adulta è possibile risolvere problematiche nella propria dentatura con terapie ortodontiche di vario tipo.


ortodonzia nell'adulto

Sono sempre di più gli adulti che si rivolgono allo studio dentistico per risolvere problemi di tipo ortodontico. Nella stragrande maggioranza dei casi, le persone che decidono di ricorrere all’ortodonzia lo fanno principalmente per problemi estetici, per migliorare l’aspetto del proprio sorriso. Perché magari non hanno avuto modo di intervenire sulla dentatura da bambini o da adolescenti. I principali problemi estetici per cui ci si rivolge allo studio professionale sono ad esempio l’accavallamento dentale (denti troppo vicini e sovrapposti tra loro) o, al contrario, il diastema, cioè l’eccessiva spaziatura tra i denti.

Esistono poi tutta una serie di problematiche, di tipo funzionale:

  •  problemi muscolari, tra cui il digrignamento o bruxismo, l’abitudine inconsapevole a sfregare i denti (avanti e indietro o lateralmente) durante il sonno;
  • malocclusione, morso crociato, aperto o profondo: problemi che si creano quando l’arcata dentale superiore e quella inferiore non sono perfettamente allineate e i denti sopra sporgono troppo, non toccano quelli inferiori, o al contrario sono coperti da essi;
  • problemi di deglutizione, di masticazione o anche di pronuncia di alcuni suoni.
  • Altri problemi comuni sono il mal di testa ed il dolore articolare. In questi casi è necessaria una valutazione per assicurarsi che l’origine del dolore sia effettivamente da mettere in relazione ai denti
  • Denti rimasti inclusi per mancanza di spazio o perché mal posizionati (come puo’ succedere per i canini)


I denti allineati sono tendenzialmente più sani. Questo perché il carico dell'occlusione è correttamente distribuito: se esistono precontatti e c'è più pressione su un lato della bocca o sull'altro, questo può portare a problemi nel tempo, compresa la perdita di osso e la recessione della gengiva. Intervenire con l’ortodonzia significa ripristinare la perfetta funzionalità dei denti, con evidenti vantaggi sia sul piano funzionale che su quello estetico. 

LE TIPOLOGIE DI APPARECCHIO

Esistono tante tipologie diverse di apparecchio, adatte alle esigenze di ogni persona, e da cui dipende anche la durata di applicazione di questo:

  • Apparecchio fisso tradizionale

    E' il tipo di dispositivo più conosciuto e utilizzato,  con attacchi (brackets) metallici  autoleganti di ultima generazione, posizionati e fissati sulle corone dentali, mediante apposite colle e attraverso i quali passa un filo metallico avente una sua memoria interna, che aumenta di spessore con il progredire della terapia. A questo si possono aggiungere tutta una serie di dispositivi aggiuntivi se la terapia lo prevede come elastici, ganci ecc. 

  • Apparecchio fisso bianco

    Ha le stesse caratteristiche meccaniche e funzionali di quello tradizionale, gli attacchi sono più discreti e di miglior impatto estetico essendo in ceramica translucente, così come anche l’ arco che è di un metallo rodiato meno visibile. 

  • Apparecchio linguale

    Apparecchio linguale: è una tecnica che permette di applicare i brackets e il filo metallico sul lato interno (il lato linguale, appunto) dei denti. Il vantaggio principale che caratterizza questo tipo di apparecchio è ovviamente l’ottima resa estetica: nessuno infatti si accorgerà che porti un dispositivo fisso.  Le normali manovre di igiene orale potrebbero essere un po’ più complicate e, sicuramente, richiederanno un tempo più lungo per essere eseguite.

  • Ortodonzia invisibile Invisalign

     È una tecnica che prevede l’uso di sottili mascherine , in grado di allineare progressivamente i denti. Sono trasparenti e  praticamente invisibili, non contengono metallo e sono realizzate su misura. Il Sistema si basa su una sequenza di aligners che spostano gradualmente i denti fino a portarli alla posizione desiderata. Ogni aligner è realizzato in modo da spostare con una gentile pressione i denti perché siano più dritti rispetto all’aligner precedente fino a 0,2/0,3 mm per ogni aligner. Ogni una/due settimane (a seconda del giudizio dell’ ortodonzista ) si cambiano  osservando i denti muoversi verso la posizione desiderata.

    I vantaggi e gli svantaggi rispetto alle altre tecniche sono legati ad ogni singolo Paziente e dipendono dal giudizio professionale dello specialista in ortodonzia e dagli aspetti qualitativi della portabilità e dell’adattamento agli stili personali di vita.  Il tempo medio di trattamento per un caso adulto medio è di circa 12 mesi . Questo tempo può variare, ovviamente, in base alla complessità di ogni singolo caso.

    Gli allineatori possono risolvere un’ampia varietà di problemi dentali:

    - Spazi aperti tra i denti 

    - morso profondo

    - morso aperto

    - denti affollati 

    Anche le mascherine hanno però dei limiti. In particolar modo vengono utilizzate per malocclusioni semplici, mentre in casi più difficili dove occorrono un  movimento pressione maggiori, per intrusioni o estrusioni di elementi dentari, è talvolta indispensabile usare apparecchi tradizionali con attacchi fissi.

    Sarà il medico di volta in volta a valutare la tecnica più opportuna.



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